


Vino certificato Sostenibile, Vegano
note di degustazione
Nel 1910 il bisnonno Vincenzo fu tra i primi pionieri a impiantare e coltivare la vite in Abruzzo. Durante la Seconda Guerra Mondiale la sua tenuta andò totalmente distrutta e fu ricostruita soltanto nel 1947 da Laurentino, genero di Vincenzo, quando tornò dalla prigionia della Seconda Guerra Mondiale. Alla fine degli anni “60 poi Laurentino si avventurò in un’altra regione con l’impianto di nuovi vigneti nelle rosse pianure del sud della Puglia. L’amore e la passione per la viticoltura lo hanno spinto a sperimentare con tenacia la coltivazione e la vinificazione in purezza dei vitigni autoctoni delle due regioni, ed è alla sua passione che è dedicato questo vino. Il Passionale 1910 nasce da un blend di uve Montepulciano, Primitivo e Negroamaro. Il Primitivo è raccolto nella prima decade di Settembre, il Negramaro nella seconda e il Montepulciano, l’autoctono più tardivo, è raccolto nei primi giorni di Ottobre. I mosti, vinificati separatamente, svolgono una lunga macerazione delle bucce per 45 giorni e sono assemblati solo successivamente. Segue un affinamento in botti di legno tonneau da 550 lt per diciotto mesi (il 50% dei legni sono nuovi e il 50% di secondo e terzo passaggio). Il risultato è un vino poderoso, dal colore nero profondo e dalle grandi potenzialità d’invecchiamento. Sensazioni di mora, ribes e cioccolato inebriano il naso, per poi ritrovarsi nella bocca, impreziosite da sentori di tabacco e pepe nero nel finale. Si accompagna a formaggi stagionati e secondi piatte a base di carni rossi.
